3/01/2016

DOMENICA DOPO L’OTTAVA DEL NATALE DEL SIGNORE

Il Verbo si fece carne e pose la sua dimora in mezzo a noi

Introduzione

«Dio, mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne»: la liturgia di questa Domenica ci invita nuovamente a sostare in adorazione davanti al mistero dell’Incarnazione, per contemplare in esso il volto, la vita stessa, del «Dio ricco di misericordia, che ci ha chiamato a condividere il destino di gloria del suo amato Unigenito». «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato»: il Natale di Gesù è rivelazione del cuore divino che ama. Cristo «è nato per noi oggi liberamente nel tempo, per introdurci nell’eternità del Padre»: chiediamo quindi che «la gloria unica e grande della nascita del Signore» sia principio di vita nuova e, mediante la partecipazione all’Eucaristia, «continui in noi la sua opera innovatrice».

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO

Venite e vedete il grande mistero di Dio:

Dio nasce da una vergine per redimere il mondo.

È il Salvatore, promesso dai profeti,

l’Agnello predetto da Isaia.

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, invitati dal Signore alla mensa del suo sacrificio redentore, riconosciamoci peccatori e apriamo il nostro spiri­to al pentimento, perché alle debolezze della nostra umana miseria supplisca il perdono della sua infinita misericordia.

(Pausa di silenzio)

Tu, Figlio dell’Altissimo, che hai posto le radici nel popolo del Signore: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu, Figlio dell’uomo, che sei il segno luminoso della misericordia del Padre: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu, Agnello di Dio, che sei il rifugio dei deboli e la speranza dei peccatori: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

O Dio ricco di misericordia, che ci hai chiamato a condividere il destino di gloria del tuo amato Unigenito, adesso che siamo partecipi della sua condizione di Figlio e della sua natura divina, rinnovaci interiormente e rendici consapevoli della dignità ricevuta in dono da lui, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA

Sir 24, 1-12

La sapienza, uscita dalla bocca dell’Altissimo, fissa la tenda in Giacobbe.

Lettura del libro del Siracide.

La sapienza fa il proprio elogio, in mezzo al suo popolo proclamava la sua gloria. Nell’assemblea dell’Altissimo apre la bocca, dinanzi alle sue schiere proclama la sua gloria: «Io sono uscita dalla bocca dell’Altissimo e come nube ho ricoperto la terra. Io ho posto la mia dimora lassù, il mio trono era su una colonna di nubi. Ho percorso da sola il giro del cielo, ho passeggiato nelle profondità degli abissi. Sulle onde del mare e su tutta la terra, su ogni popolo e nazione ho preso dominio. Fra tutti questi ho cercato un luogo di riposo, qualcuno nel cui territorio potessi risiedere. Allora il creatore dell’universo mi diede un ordine, colui che mi ha creato mi fece piantare la tenda e mi disse: “Fissa la tenda in Giacobbe e prendi eredità in Israele”. Prima dei secoli, fin dal principio, egli mi ha creato, per tutta l’eternità non verrò meno. Nella tenda santa davanti a lui ho officiato e così mi sono stabilita in Sion. Nella città che egli ama mi ha fatto abitare e in Gerusalemme è il mio potere. Ho posto le radici in mezzo a un popolo glorioso, nella porzione del Signore è la mia eredità».

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

SALMO

Sal 147

Il Verbo si fece carne

e pose la sua dimora in mezzo a noi.

Celebra il Signore, Gerusalemme,

loda il tuo Dio, Sion,

perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,

in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli. R.

Egli mette pace nei tuoi confini

e ti sazia con fiore di frumento.

Manda sulla terra il suo messaggio:

la sua parola corre veloce. R.

Annuncia a Giacobbe la sua parola,

i suoi decreti e i suoi giudizi a Israele.

Così non ha fatto con nessun’altra nazione,

non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi. R.

EPISTOLA

Rm 8, 3b-9a

Dio mandò il Figlio nella carne, perché vivessimo non secondo la carne ma secondo lo Spirito.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

Fratelli, Dio, mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della Legge fosse compiuta in noi, che camminiamo non secondo la carne ma secondo lo Spirito.

Quelli infatti che vivono secondo la carne, tendono verso ciò che è carnale; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, tendono verso ciò che è spirituale. Ora, la carne tende alla morte, mentre lo Spirito tende alla vita e alla pace. Ciò a cui tende la carne è contrario a Dio, perché non si sottomette alla legge di Dio, e neanche lo potrebbe.8Quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio.

Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

Cfr  Lc 4, 18a-b / Is 61, 1

Alleluia.

Lo Spirito del Signore è su di me,

mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai poveri.

Alleluia.

VANGELO

Lc 4, 14-22

Gesù nella sinagoga di Nazaret legge il rotolo di Isaia: queste cose si sono adempiute.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

Gloria a te, o Signore 

In quel tempo. Il Signore Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.

Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:

Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore.

Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

DOPO IL VANGELO

Cfr  Is 9, 2

Il popolo che era nelle tenebre

vide una grande luce;

chi abitava il paese dell’ombra mortale

fu illuminato dallo splendore della vita.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, la nascita di Gesù ha rivelato al mondo la bontà e la misericordia di Dio: senza temere, apriamo i cuori al Signore e rivolgiamogli fiduciosi le nostre invocazioni.

Ascoltaci, Signore!


Per la Chiesa, perché con decisione, pazienza e amore autentico, si manifesti sempre più come luogo della riconciliazione, del perdono fraterno e della ricerca dell’unità: preghiamo.
R.


Per gli uomini e le donne di oggi, perché sappiano ricercare la volontà di Dio, disponendo il cuore e la vita al suo disegno di salvezza: preghiamo.
R.

Per tutti noi, perché, nell’amore operoso per gli ultimi e i poveri, sappiamo dare una ferma testimonianza dell’amore di Dio: preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

O Dio benigno e misericordioso, che un’altra volta ci hai dato di rivivere l’annua memoria del natale di Cristo, per l’ossequio sincero di questa celebrazione effondi su di noi il dono di una bontà ancora più grande. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. 

SUI DONI

Guarda con benevolenza, o Dio, l’offerta dei tuoi servi devoti; a te sia dono gradito e alla nostra debolezza sia sostegno perenne. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, esaltarti, o Padre di infinita misericordia, rinnovando l’offerta del sacrificio di lode e della sua vittima santa.

È stata preannunziata in Abele, l’innocente ucciso, è stata vaticinata nell’offerta di Melchisedech e nell’immolazione della pasqua mosaica; ma ogni immagine delle profezie antiche oggi si avvera nell’Agnello di Dio, nel Pontefice eterno, nel Cristo che è nato per noi.

Ammirati per questo disegno di grazia, con tutti i cori degli angeli, cantiamo esultando l’inno della tua gloria:

Santo, Santo, Santo… 

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Oggi il Signore è nato per noi;

venite, o genti, lodiamo il Figlio di Dio.

A noi risplende una luce di verità.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE

Il Cristo nostro Dio,

in cui abita ogni pienezza di divinità,

è nato nella nostra debole carne

e ha dato inizio all’umanità rinnovata.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

La gloria unica e grande della tua nascita, o Signore, che ha risollevato ogni nostra decadenza, continui in noi la sua opera rinnovatrice per la grazia di questo sacramento donatoci da te, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo.

Amen.