02/12/2018

III DOMENICA DI AVVENTOLe profezie adempiute

Anno C – Rito Ambrosiano

Introduzione

La prima venuta del Signore, compiendo le attese dell’Israele di Dio, ha portato consolazione a un «mondo malato» e destinato alla morte; l’attesa del suo ritorno alla fine dei tempi sarà il compimento della speranza dell’umanità intera, salvata nella sua Pasqua. L’Avvento è il «tempo di pace e riconciliazione […], sommamente desiderato dagli antichi patriarchi e santi profeti» (san Carlo Borromeo): vero adempimento delle profezie è riconoscere come la nostra esistenza può trovare il suo significato più autentico solo in Cristo. «È annunciata la buona notizia», perché in Gesù si rivela la vicinanza di Dio a ogni uomo. In Lui l’uomo è stato salvato nella sua interezza, ma noi siamo ancora in cammino verso questa pienezza; quando la nostra fragilità sarà colmata dalla sua misericordia, la sua luce vincerà le nostre tenebre, la sua giustizia supererà ogni egoismo, il suo Spirito sarà rugiada nel deserto del cuore.

MESSA NEL GIORNO

 RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO                            Is 45, 8ab

O cieli stillate rugiada, dalle nubi discenda giustizia; si schiuda la terra e germogli il Salvatore.

ATTO PENITENZIALE

Fratelli e sorelle, il Signore suscita nei nostri cuori il «de­siderio di risplendere come luci festose davanti» a lui: con fede, disponiamoci al pentimento e invochiamo il suo perdo­no e la sua salvezza. (Pausa di silenzio)

Tu che sei stato annunciato dalla Legge e dai profeti: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu che fosti l’attesa e la speranza dell’antico popolo di Dio: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Tu che sei passato tra noi beneficando e sanando: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

(non si dice il GLORIA)

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

O Dio, che nella venuta del tuo Figlio unigenito hai risollevato l’uomo, caduto in potere della morte, a noi che ne proclamiamo con gioia l’incarnazione gloriosa dona di entrare in comunione di vita con il Redentore, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

 LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA                                  Is 45, 1-8

Stillate, cieli, dall’alto.

Lettura del profeta Isaia.

Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: «Io l’ho preso per la destra, per abbattere davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui i battenti delle porte e nessun portone rimarrà chiuso. Io marcerò davanti a te; spianerò le asperità del terreno, spezzerò le porte di bronzo, romperò le spranghe di ferro. Ti consegnerò tesori nascosti e ricchezze ben celate, perché tu sappia che io sono il Signore, Dio d’Israele, che ti chiamo per nome. Per amore di Giacobbe, mio servo, e d’Israele, mio eletto, io ti ho chiamato per nome, ti ho dato un titolo, sebbene tu non mi conosca. Io sono il Signore e non c’è alcun altro, fuori di me non c’è dio; ti renderò pronto all’azione, anche se tu non mi conosci, perché sappiano dall’oriente e dall’occidente che non c’è nulla fuori di me. Io sono il Signore, non ce n’è altri. Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il bene e provoco la sciagura; io, il Signore, compio tutto questo. Stillate, cieli, dall’alto e le nubi facciano piovere la giustizia; si apra la terra e produca la salvezza e germogli insieme la giustizia. Io, il Signore, ho creato tutto questo».

Parola di Dio.      Rendiamo grazie a Dio

 SALMO                                         Sal 125 (126)

Grandi cose ha fatto il Signore per noi.

Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion, ci sembrava di sognare.

Allora la nostra bocca si riempì di sorriso, la nostra lingua di gioia. R.

Allora si diceva tra le genti: «Il Signore ha fatto grandi cose per loro».

Grandi cose ha fatto il Signore per noi: eravamo pieni di gioia. R.

Ristabilisci, Signore, la nostra sorte, come i torrenti del Negheb. Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia. R.

Nell’andare, se ne va piangendo, portando la semente da gettare,ma nel tornare, viene con gioia,portando i suoi covoni. R.

EPISTOLA                                 Rm 9, 1-5

Vorrei essere io stesso anatema a vantaggio dei miei fratelli secondo la carne.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

Fratelli, dico la verità in Cristo, non mento, e la mia coscienza me ne dà testimonianza nello Spirito Santo: ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua. Vorrei infatti essere io stesso anatema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne. Essi sono Israeliti e hanno l’adozione a figli, la gloria, le alleanze, la legislazione, il culto, le promesse; a loro appartengono i patriarchi e da loro proviene Cristo secondo la carne, egli che è sopra ogni cosa, Dio benedetto nei secoli. Amen.

Parola di Dio.      Rendiamo grazie a Dio

 

CANTO AL VANGELO           Cfr  Mt 11, 13-14

Alleluia. La Legge e i Profeti hanno profetato fino a Giovanni; è lui quell’Elia che deve venire. Alleluia.

VANGELO                               Lc 7, 18-28

Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

Gloria a te, o Signore

In quel tempo. Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutte queste cose. Chiamati quindi due di loro, Giovanni li mandò a dire al Signore: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Venuti da lui, quegli uomini dissero: «Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?”». In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: «Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che portano vesti sontuose e vivono nel lusso stanno nei palazzi dei re. Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: Ecco, dinanzi a te mando il mio messaggero davanti a te egli preparerà la tua via.

Io vi dico: fra i nati da donna non vi è alcuno più grande di Giovanni, ma il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.

Parola del Signore.     Lode a te, o Cristo

 

DOPO IL VANGELO                    Cfr  Is 35, 4

Dite agli smarriti di cuore: «Coraggio, non temete! Ecco: si compie il giusto giudizio di Dio, il nostro Dio viene a salvarci».

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, il Signore Gesù è il segno definitivo e più grande dell’amore di Dio: con fede, rinnoviamo la nostra speranza e, con tutto il nostro cuore, invochiamo la sua venuta.

Vieni, Signore Gesù!

Per la Chiesa: perseverando nella sua missione, annunci nella tua venuta e nel tuo dono di grazia il compimento del disegno di salvezza: preghiamo. R.

Per i fratelli che soffrono: nella tua consolazione trovino la sorgente della loro fede e la fonte della loro gioia: preghiamo. R.

Per ciascuno di noi: superando la logica del mondo, sappiamo riconoscere la tua opera ed essere testimoni del Vangelo in ogni ambiente di vita: preghiamo. R.

 

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Accogli, o Dio di misericordia, la preghiera del tuo popolo: a noi, gioiosi per la venuta del tuo Figlio unigenito nell’umiltà della carne, dona il premio della vita eterna al suo ritorno come Signore glorioso, che vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

 LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

 

SUI DONI

Guarda con bontà, o Dio, le offerte che deponiamo sul tuo altare e la tua potenza consacri quanto la nostra povertà riesce a donarti. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

A Cristo Signore la Chiesa va incontro nel suo faticoso cammino, sorretta e allietata dalla speranza, fino a che, nell’ultimo giorno, compiuto il mistero del regno, entrerà con lui nel convito nuziale.

In questa attesa gioiosa, uniti ai cori degli angeli, eleviamo insieme l’inno di lode: Santo, Santo, Santo…

 

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore,  proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Cfr  Is 30, 19. 27. 29. 30

Popolo di Sion, ecco il Signore viene a salvare tutte le genti; il Signore manifesterà la sua gloria e avrete la gioia nel cuore.

 

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

 

ALLA COMUNIONE

Cfr  Sal 101 (102), 12; Mt 25, 1-13

Corrono i nostri anni e i giorni verso la fine. È tempo di sorgere a cantare la lode di Cristo. Siano accese le nostre lampade perché il Signore viene a giudicare tutte le genti.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

Accesi dal fuoco dello Spirito, o Dio e saziati del dono divino, i nostri cuori siano pervasi dal desiderio di risplendere come luci festose davanti al Cristo, il Figlio tuo che viene, e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.

 

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.

Amen.