17/06/2018

IV DOMENICA DOPO PENTECOSTE –

Il Signore regna su tutte le nazioni

Anno B Rito Ambrosiano

Introduzione

L’immagine della «festa di nozze»,  al centro della liturgia odierna, è segno della salvezza preparata e offerta da Dio, secondo la promessa fatta ad Abramo: «Dio si ricordò di Abramo […]; dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra». La misericordia del Signore non elimina o sostituisce la nostra responsabilità e libertà personale nella risposta alla sua chiamata. «Molti sono chiamati, ma pochi eletti»: il dono di grazia del Signore chiede di essere riconosciuto e accolto. «L’abito nuziale» della parabola evangelica rimanda alla nostra volontà di conversione e alla nostra disposizione interiore. Come richiamato con forza dalla parola del Signore, in gioco è la nostra salvezza: «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio».

MESSA NEL GIORNO

 RITI DI INTRODUZIONE

 ALL’INGRESSO                             Cfr. Sal 94 (95), 6-7a

Venite, adoriamo: prostriamoci a colui che ci ha creato
perché è nostro Signore e nostro Dio.

 

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, il Signore ci invita alla sua mensa di salvezza e ci chiama alla conversione. Con fede disponiamo il nostro spirito al pentimento, perché il Padre, ricco di grazia e di misericordia, ci doni di partecipare ai santi misteri con l’abito nuziale della sua grazia.

(pausa di silenzio)

Tu che non sei venuto a condannare, ma a perdonare: Kyrie, eléison.   Kyrie, eléison.

Tu che perdoni molto a chi molto ama: Kyrie, eléison.                             Kyrie, eléison.

Tu che fai festa per ogni peccatore pentito: Kyrie, eléison.                      Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.  Amen.         

  

 

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

 

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Mostra ancora, o Dio forte ed eterno, a favore dei credenti gli antichi prodigi operati dal tuo braccio;
vinci ogni avverso potere e dona alla tua Chiesa di professare in libertà la propria fede e di custodire senza timore la tua legge. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

 LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA          Gn 18, 17-21; 19, 1. 12-13. 15. 23-29

La condanna di Sòdoma e Gomorra.

Lettura del libro della Genesi.

In quei giorni. Il Signore diceva: «Devo io tenere nascosto ad Abramo quello che sto per fare, mentre Abramo dovrà diventare una nazione grande e potente e in lui si diranno benedette tutte le nazioni della terra? Infatti io l’ho scelto, perché egli obblighi i suoi figli e la sua famiglia dopo di lui a osservare la via del Signore e ad agire con giustizia e diritto, perché il Signore compia per Abramo quanto gli ha promesso». Disse allora il Signore: «Il grido di Sòdoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave. Voglio scendere a vedere se proprio hanno fatto tutto il male di cui è giunto il grido fino a me; lo voglio sapere!».

I due angeli arrivarono a Sòdoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di Sòdoma. Non appena li ebbe visti, Lot si alzò, andò loro incontro e si prostrò con la faccia a terra.

Quegli uomini dissero allora a Lot: «Chi hai ancora qui? Il genero, i tuoi figli, le tue figlie e quanti hai in città, falli uscire da questo luogo. Perché noi stiamo per distruggere questo luogo: il grido innalzato contro di loro davanti al Signore è grande e il Signore ci ha mandato a distruggerli».

Quando apparve l’alba, gli angeli fecero premura a Lot, dicendo: «Su, prendi tua moglie e le tue due figlie che hai qui, per non essere travolto nel castigo della città».

Il sole spuntava sulla terra e Lot era arrivato a Soar, quand’ecco il Signore fece piovere dal cielo sopra Sòdoma e sopra Gomorra zolfo e fuoco provenienti dal Signore. Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo. Ora la moglie di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale.

Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato alla presenza del Signore; contemplò dall’alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.

Così, quando distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

 

SALMO                                              Sal 32 (33)

Il Signore regna su tutte le nazioni.

Il Signore annulla i disegni delle nazioni,

rende vani i progetti dei popoli.

Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,

i progetti del suo cuore per tutte le generazioni. R.
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,

il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

Il Signore guarda dal cielo:

egli vede tutti gli uomini. R.
Dal trono dove siede

scruta tutti gli abitanti della terra,

lui, che di ognuno ha plasmato il cuore

e ne comprende tutte le opere.

 

EPISTOLA                                          1Cor 6, 9-12

Gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

 

Fratelli, non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né depravati, né sodomìti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né calunniatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi! Ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio.

«Tutto mi è lecito!». Sì, ma non tutto giova. «Tutto mi è lecito!». Sì, ma non mi lascerò dominare da nulla.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

 

CANTO AL VANGELO                                    Mt 7, 21

Alleluia.

Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli,

ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.

Alleluia.

 

VANGELO                                                Mt 22, 1-14

Il banchetto delle nozze del figlio del re.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

Gloria a te, o Signore

In quel tempo. Il Signore Gesù riprese a parlare loro con parabole e disse: «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

 

DOPO IL VANGELO                          Cfr. Es 32, 12-13

Signore, cessi la tua ira;
sii clemente verso le colpe del tuo popolo,
come giurasti su te stesso, o Dio.

 

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, a Dio, il Signore giusto e misericordioso, rivolgiamo fiduciosi le nostre invocazioni, perché ci renda degni di partecipare al suo festoso banchetto.

Ascoltaci, Signore.

Per il Papa, perché, sostenuto dalla nostra carità sincera e premurosa, possa provvedere alle necessità dei fratelli più deboli e bisognosi: preghiamo. R.

Per la società civile, perché agisca con giustizia e verità, difendendo la libertà di ogni uomo: preghiamo. R.

Per noi, perché, impegnandoci seriamente nel discernimento interiore, sappiamo intuire e mettere in pratica la volontà del Signore: preghiamo. R.

(altre intenzioni)

 

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Verso le tue creature, o Dio, tu preferisci la misericordia allo sdegno; vedi quanto siamo deboli e incerti e fa’ prevalere sulla nostra povertà la luce e la forza della tua grazia.

Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

SUI DONI

Ci vengono dalla tua generosità, o Padre, i doni che ora ti offriamo; accoglili con bontà e trasformali nei tuoi santi misteri perché sostengano la nostra quotidiana esistenza e ci conducano alla felicità eterna. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta…

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Sal 9, 2b-3

Annunzierò, o Dio, le tue gesta mirabili,
gioisco in te ed esulto, canto inni al tuo nome, o Altissimo.

 

PADRE NOSTRO

 

ALLA COMUNIONE

Scorre la vita
e i nostri giorni volgono alla fine.
Fin che c’è dato tempo
leviamoci a dar lode a Cristo Signore.
Teniamo accese le lampade
perché il Giudice dell’universo
sta per giudicare tutte le genti.

 

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

Abbiamo ricevuto, o Padre, i doni del sacro mistero; la celebrazione che il tuo Figlio ci ha comandato di compiere in sua memoria sia efficace soccorso alla nostra debolezza e ci conservi nella comunione con lui, che vive e regna nei secoli dei secoli.  Amen.

 

RITI DI CONCLUSIONE