15/07/2018

VIII DOMENICA DOPO PENTECOSTERicordati, Signore, del tuo popolo e perdona

Anno B – Rito Ambrosiano

Introduzione

Nella luce della storia dell’Israele di Dio, che sperimenta il dramma dell’infedeltà all’alleanza e come conseguenza la disorganizzazione politica e le razzie dei popoli confinanti, la liturgia di questa Domenica ci invita a rileggere la nostra stessa esperienza di vita. Davanti alla logica del potere e del dominio sugli altri, il cristiano è chiamato a seguire l’esempio stesso di Gesù: Egli «non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti». La sua Parola indica, senza possibilità di fraintendimenti, la via per quanti si dicono e desiderano essere autenticamente suoi discepoli: «Chi vuole diventare grande tra vi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti».

MESSA NEL GIORNO

 RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO                  Cfr. Is 37, 17a. 20

Porgi l’orecchio, Signore, e ascolta: salvaci tu, Dio nostro, perché tutti conoscano che tu sei il solo Dio.

ATTO PENITENZIALE

Fratelli carissimi, chiamati a conformarci sempre più al Signore Gesù, disponiamoci all’incontro con Lui nell’Eucaristia e riconosciamoci bisognosi di salvezza e di perdono.

(pausa di silenzio)

Tu che, assumendo la condizione di servo, ti sei fatto obbediente fino alla morte di croce: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu che provi i nostri cuori e, nel tuo amore, ci chiami a una vita santa e irreprensibile: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu che affidi alla tua Chiesa il ministero della riconciliazione: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

 

GLORIA

Gloria a Dio….

 ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Guida, o Dio, il cammino della tua Chiesa secondo il disegno del tuo ineffabile amore; tu, che l’hai contemplata e amata prima della creazione del mondo nel segreto della tua eterna vita, serbala nella ricchezza di grazia fino al compimento nella gloria delle tue divine promesse. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

 LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA                               Gdc 2, 6-17

Lettura del libro dei Giudici.

In quei giorni. Quando Giosuè ebbe congedato il popolo, gli Israeliti se ne andarono, ciascuno nella sua eredità, a prendere in possesso la terra. Il popolo servì il Signore durante tutta la vita di Giosuè e degli anziani che sopravvissero a Giosuè e che avevano visto tutte le grandi opere che il Signore aveva fatto in favore d’Israele.  Poi Giosuè, figlio di Nun, servo del Signore, morì a centodieci anni e fu sepolto nel territorio della sua eredità, a Timnat-Cheres, sulle montagne di Èfraim, a settentrione del monte Gaas. Anche tutta quella generazione fu riunita ai suoi padri; dopo di essa ne sorse un’altra, che non aveva conosciuto il Signore, né l’opera che aveva compiuto in favore d’Israele. Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e servirono i Baal; abbandonarono il Signore, Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto, e seguirono altri dèi tra quelli dei popoli circostanti: si prostrarono davanti a loro e provocarono il Signore, abbandonarono il Signore e servirono Baal e le Astarti. Allora si accese l’ira del Signore contro Israele e li mise in mano a predatori che li depredarono; li vendette ai nemici che stavano loro intorno, ed essi non potevano più tener testa ai nemici. In tutte le loro spedizioni la mano del Signore era per il male, contro di loro, come il Signore aveva detto, come il Signore aveva loro giurato: furono ridotti all’estremo. Allora il Signore fece sorgere dei giudici, che li salvavano dalle mani di quelli che li depredavano. Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, anzi si prostituivano ad altri dèi e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via seguita dai loro padri, i quali avevano obbedito ai comandi del Signore: essi non fecero così.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

SALMO                               Sal 105 (106)

Ricordati, Signore, del tuo popolo e perdona.

I figli d’Israele si mescolarono con le genti e impararono ad agire come loro. Servirono i loro idoli e questi furono per loro un tranello. R.

Si contaminarono con le loro opere, si prostituirono con le loro azioni. L’ira del Signore si accese contro il suo popolo ed egli ebbe in orrore la sua eredità. R.

Molte volte li aveva liberati, eppure si ostinarono nei loro progetti e furono abbattuti per le loro colpe; ma egli vide la loro angustia, quando udì il loro grido. R.

EPISTOLA                         1Ts 2, 1-2. 4-12

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi.

Voi stessi, fratelli, sapete bene che la nostra venuta in mezzo a voi non è stata inutile. Ma, dopo avere sofferto e subìto oltraggi a Filippi, come sapete, abbiamo trovato nel nostro Dio il coraggio di annunciarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte. Come Dio ci ha trovato degni di affidarci il Vangelo così noi lo annunciamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori. Mai infatti abbiamo usato parole di adulazione, come sapete, né abbiamo avuto intenzioni di cupidigia: Dio ne è testimone. E neppure abbiamo cercato la gloria umana, né da voi né da altri, pur potendo far valere la nostra autorità di apostoli di Cristo. Invece siamo stati amorevoli in mezzo a voi, come una madre che ha cura dei propri figli. Così, affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari. Voi ricordate infatti, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio. Voi siete testimoni, e lo è anche Dio, che il nostro comportamento verso di voi, che credete, è stato santo, giusto e irreprensibile. Sapete pure che, come fa un padre verso i propri figli, abbiamo esortato ciascuno di voi, vi abbiamo incoraggiato e scongiurato di comportarvi in maniera degna di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO               Cfr  2Cor 5, 19

Alleluia. Dio ha riconciliato il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione. Alleluia.

VANGELO                                     Mc 10, 35-45

Lettura del Vangelo secondo Marco.

Gloria a te, o Signore

In quel tempo. Si avvicinarono al Signore

Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

DOPO IL VANGELO              Ger 29, 10. 13. 14

«Mi troverete – dice il Signore – se mi cercherete con tutto il cuore. E vi ricondurrò liberi da tutti i luoghi dove siete schiavi e dispersi».

 PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, al Dio dei nostri padri, che dona consolazione e perdono, affidiamo con fiducia le nostre umili preghiere.

Ascoltaci, Signore.

Per i vescovi, i sacerdoti e i diaconi, perché, con amore e dedizione sempre più grande, siano perseveranti nel servizio di Dio e dei fratelli: preghiamo. R.

Per le famiglie, perché, sostenute dalla partecipazione all’Eucaristia e dalla preghiera comune, sappiano creare un’autentica comunità di fede e di amore: preghiamo. R.

Per ciascuno di noi, perché lo Spirito del Signore illumini i nostri cuori e ci aiuti ad attuare nella vita il servizio che nasce dall’amore sincero verso il prossimo: preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

O Dio, fonte di ogni bene, che esaudisci le preghiere del tuo popolo oltre ogni desiderio e ogni merito, effondi su noi la tua misericordia: perdona le colpe che la coscienza rimprovera e concedi, nella tua bontà senza limiti, anche ciò che non osiamo sperare. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio….

SUI DONI

Ti sia gradita, o Padre misericordioso, l’offerta che esprime il nostro religioso servizio, e fa’ che accresca il nostro amore di figli. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Il Signore Gesù da tutte le genti trasse un’unica Chiesa e a lei misticamente si unì con amore sponsale. Questo mistero mirabile, raffigurato nel sacramento del corpo di Cristo, in questa celebrazione efficacemente si avvera. Con tutta la schiera degli angeli e dei santi, noi cantiamo a te, Padre, per questo prodigio di grazia ed eleviamo gioiosi l’inno di lode:

Santo, Santo, Santo…

 

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore,  proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

 ALLO SPEZZARE DEL PANE              Mt 28, 20

«Ecco: io sono con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo» – dice il Signore –.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

 

ALLA COMUNIONE               Cfr. Gv 17, 20-21

«Padre, prego per loro: siano una cosa sola
perché il mondo creda che mi hai mandato» – dice il Signore –.

 

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

Questo mistero divino, cui abbiamo partecipato, ci doni la sobria ebbrezza dello Spirito, sazi la nostra fame di te, o Dio eterno e vero, e ci renda sempre più conformi a Cristo Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

 

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo.

Amen.