07/08/2016


XII DOMENICA DOPO PENTECOSTE – Popolo mio, porgi l’orecchio al mio insegnamento

Anno C Rito Ambrosiano

Introduzione

Ripercorrendo le grandi tappe della storia della salvezza, la liturgia della XII Domenica dopo Pentecoste – davanti alla pagina drammatica dell’esilio e della distruzione di Gerusalemme – è invito a riconoscere il primato dell’iniziativa di Dio e della sua dedizione incondizionata nei nostri confronti. «Ascoltate oggi la voce del Signore che vi parla, non indurite il cuore come già fecero i vostri padri»: è l’invito che nasce dalla sapienza delle Scritture e risuona nei sentimenti e nelle parole stesse di Gesù. Rimanere fedeli al Signore significa riconoscere la sua presenza e aprirsi all’accoglienza del suo dono di grazia: per l’Israele di Dio, come per ogni uomo, il dramma dell’esilio – letto come castigo per l’infedeltà all’Alleanza – suscita l’impegno della conversione, alimentando la speranza del ritorno a Gerusalemme e dell’incontro con il Signore e la sua salvezza.

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO

Sal 24 (25), 16. 18

Volgi il tuo sguardo misericordioso

sopra di me, Signore,

perché sono povero e solo.

Vedi che sono oppresso e travagliato,

perdona tutti i miei peccati.

ATTO PENITENZIALE

Fratelli e sorelle, con fiducia apriamo il nostro spirito al pentimento e, per essere meno indegni di accostarci alla mensa del Signore, riconosciamoci tutti peccatori e bisognosi di salvezza.

(Pausa di silenzio)

Tu, Figlio di Dio, che rimproveri e correggi quelli che ami: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Tu, Figlio dell’uomo, che confermi i nostri cuori nel desiderio del bene: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Tu, Figlio unigenito del Padre, che verrai un giorno a giudicare le nostre opere: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

O Dio, che nel tuo ineffabile amore hai creato l’universo, donaci di adorarti sempre con tutto il nostro essere e di amare ogni uomo con affetto giusto e fraterno. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA

2Re 25, 1-17

Distruzione di Gerusalemme e spoliazione del tempio.

Lettura del secondo libro dei Re.

Nell’anno nono del suo regno, nel decimo mese, il dieci del mese, Nabucodònosor, re di Babilonia, con tutto il suo esercito arrivò a Gerusalemme, si accampò contro di essa e vi costruirono intorno opere d’assedio. La città rimase assediata fino all’undicesimo anno del re Sedecìa. Al quarto mese, il nove del mese, quando la fame dominava la città e non c’era più pane per il popolo della terra, fu aperta una breccia nella città. Allora tutti i soldati fuggirono di notte per la via della porta tra le due mura, presso il giardino del re, e, mentre i Caldei erano intorno alla città, presero la via dell’Araba.

I soldati dei Caldei inseguirono il re e lo raggiunsero nelle steppe di Gerico, mentre tutto il suo esercito si disperse, allontanandosi da lui. Presero il re e lo condussero dal re di Babilonia a Ribla; si pronunciò la sentenza su di lui. I figli di Sedecìa furono ammazzati davanti ai suoi occhi; Nabucodònosor fece cavare gli occhi a Sedecìa, lo fece mettere in catene e lo condusse a Babilonia.

Il settimo giorno del quinto mese – era l’anno diciannovesimo del re Nabucodònosor, re di Babilonia – Nabuzaradàn, capo delle guardie, ufficiale del re di Babilonia, entrò in Gerusalemme. Egli incendiò il tempio del Signore e la reggia e tutte le case di Gerusalemme; diede alle fiamme anche tutte le case dei nobili. Tutto l’esercito dei Caldei, che era con il capo delle guardie, demolì le mura intorno a Gerusalemme. Nabuzaradàn, capo delle guardie, deportò il resto del popolo che era rimasto in città, i disertori che erano passati al re di Babilonia e il resto della moltitudine. Il capo delle guardie lasciò parte dei poveri della terra come vignaioli e come agricoltori.

I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che erano nel tempio del Signore, i carrelli e il Mare di bronzo che erano nel tempio del Signore, e ne portarono il bronzo a Babilonia. Essi presero anche i recipienti, le palette, i coltelli, le coppe e tutti gli oggetti di bronzo che servivano al culto. Il capo delle guardie prese anche i bracieri e i vasi per l’aspersione, quanto era d’oro e d’argento. Quanto alle due colonne, all’unico Mare e ai carrelli, che aveva fatto Salomone per il tempio del Signore, non si poteva calcolare quale fosse il peso del bronzo di tutti questi oggetti. L’altezza di una colonna era di diciotto cubiti, il capitello sopra di essa era di bronzo, e l’altezza del capitello era di cinque cubiti; tutto intorno al capitello c’erano un reticolo e melagrane, e il tutto era di bronzo. Così pure era l’altra colonna.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

SALMO

Sal 77 (78)

Popolo mio, porgi l’orecchio al mio insegnamento.

Ciò che abbiamo udito e conosciuto

e i nostri padri ci hanno raccontato

non lo terremo nascosto ai nostri figli,

raccontando alla generazione futura

le azioni gloriose e potenti del Signore. R.


Scacciò davanti a loro le genti

e sulla loro eredità gettò la sorte,

facendo abitare nelle loro tende le tribù d’Israele.

Ma essi lo tentarono,

si ribellarono a Dio, l’Altissimo,

e non osservarono i suoi insegnamenti. R.

Dio udì e s’infiammò,

e respinse duramente Israele.

Abbandonò la dimora di Silo,

la tenda che abitava tra gli uomini. R.


Diede il suo popolo in preda alla spada

e s’infiammò contro la sua eredità.

Il fuoco divorò i suoi giovani migliori,

le sue fanciulle non ebbero canti nuziali.

I suoi sacerdoti caddero di spada

e le loro vedove non fecero il lamento. R.

EPISTOLA

Rm 2, 1-10

Pensi, tu che giudichi, di sfuggire al giudizio di Dio?

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

Chiunque tu sia, o uomo che giudichi, non hai alcun motivo di scusa perché, mentre giudichi l’altro, condanni te stesso; tu che giudichi, infatti, fai le medesime cose. Eppure noi sappiamo che il giudizio di Dio contro quelli che commettono tali cose è secondo verità. Tu che giudichi quelli che commettono tali azioni e intanto le fai tu stesso, pensi forse di sfuggire al giudizio di Dio? O disprezzi la ricchezza della sua bontà, della sua clemenza e della sua magnanimità, senza riconoscere che la bontà di Dio ti spinge alla conversione? Tu, però, con il tuo cuore duro e ostinato, accumuli collera su di te per il giorno dell’ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, che renderà a ciascuno secondo le sue opere: la vita eterna a coloro che, perseverando nelle opere di bene, cercano gloria, onore, incorruttibilità; ira e sdegno contro coloro che, per ribellione, disobbediscono alla verità e obbediscono al-l’ingiustizia. Tribolazione e angoscia su ogni uomo che opera il male, sul Giudeo, prima, come sul Greco; gloria invece, onore e pace per chi opera il bene, per il Giudeo, prima, come per il Greco.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

Cfr  Sal 94 (95), 7-8

Alleluia.

Ascoltate oggi la voce del Signore che vi parla:

non indurite il cuore come già fecero i vostri padri.

Alleluia.

VANGELO

Mt 23, 37 – 24, 2

Gerusalemme, che uccidi i profeti.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è lasciata a voi deserta! Vi dico infatti che non mi vedrete più, fino a quando non direte: «Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».

Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio. Egli disse loro: «Non vedete tutte queste cose? In verità io vi dico: non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sarà distrutta».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

DOPO IL VANGELO

Es 34, 9

O Signore, cammina in mezzo a noi,

perdona le nostre colpe

e fa’ di noi il tuo popolo.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, al Padre, ricco di grazia e di misericordia, innalziamo con cuore umile e fiducioso le nostre suppliche.

Donaci la tua pace, Padre buono.

Per la Chiesa, comunità gioiosa nella fede e nella speranza, ti preghiamo. R

Per la pace delle Nazioni e la collaborazione sincera di ogni popolo al bene dell’umanità, ti preghiamo. R

Per le famiglie, chiamate a vivere nella comunione la grazia del perdono, ti preghiamo. R

Per noi tutti, chiamati a fare esperienza sincera del tuo amore, ti preghiamo. R

(Altre intenzioni)

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

La tua grazia, o Dio onnipotente, ci protegga e ci serbi nel tuo servizio; e, poiché senza di te non possiamo operare secondo giustizia, donaci tu di piacerti in tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen. 

SUI DONI

Accogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo; esaudisci la fiduciosa preghiera e santifica i nostri giorni. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta renderti grazie, o Dio di infinita potenza.

Tu doni alla Chiesa di Cristo di celebrare misteri ineffabili nei quali la nostra esiguità di creature mortali si insublima in un rapporto eterno, e la nostra esistenza nel tempo comincia a fiorire nella vita senza fine. Così, seguendo il tuo disegno d’amore, l’uomo trascorre da una condizione di morte a una prodigiosa salvezza.

Ammiràti e felici, noi ci uniamo al coro di tutte le voci che in terra e in cielo cantano la tua gloria e nella comune letizia eleviamo l’inno di lode:

Santo, Santo, Santo… 

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Sal 30 (31), 17-18a

Fa’ splendere il tuo volto sul tuo servo e salvami, per tua misericordia.

Che io non resti confuso, Signore, perché ti ho invocato.

ALLA COMUNIONE

Is 54, 10; 55, 3

«Il mio amore non ti abbandonerà, la mia alleanza di pace non verrà meno

- dice il Signore di misericordia -.Porgete l’orecchio e venite, ascoltate e avrete la vita:

farò con voi un’alleanza eterna come promisi a Davide».

DOPO LA COMUNIONE

O Dio, che ci hai reso partecipi dell’unico Pane e dell’unico Calice, fa’ che portiamo frutti di vita eterna per la salvezza del mondo, poiché ci concedi la gioia di essere una sola cosa in Cristo Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo.

Amen.