10/06/2018

III DOMENICA DOPO PENTECOSTEMirabile è il tuo nome,

Signore, su tutta la terra

Anno B – Rito Ambrosiano

Introduzione

In questa III Domenica dopo Pentecoste, la liturgia ci invita alla contemplazione del mistero d’amore racchiuso nel progetto originario di Dio. «Dall’inizio della creazione “li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola”. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto»: nelle parole di Gesù, il richiamo del disegno delle origini mira a restituire al rapporto uomo-donna quella limpidezza che supera ogni egoismo e infedeltà. È l’amore di Dio per l’uomo che crea, santifica e fa crescere nel tempo l’amore coniugale e sempre lo accompagna con i suoi doni di grazia.

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO

Cfr  Sal 94 (95), 6-7a

Venite, adoriamo: prostriamoci a colui che ci ha creato perché è nostro Signore e nostro Dio.

ATTO PENITENZIALE

Fratelli e sorelle, il Signore Gesù ci raduna in una sola famiglia e ci invita alla sua mensa: con fede, manifestiamo il nostro sincero pentimento e riconosciamoci bisognosi di salvezza.

(Pausa di silenzio)

Tu che ti sei fatto uomo per salvarci: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu che crei e fai crescere ogni esistenza: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu che hai voluto il matrimonio dei credenti come segno della tua unione con la Chiesa: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.           

 GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli…

 ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Mostra ancora, o Dio forte ed eterno, a favore dei credenti gli antichi prodigi operati dal tuo braccio; vinci ogni avverso potere e dona alla tua Chiesa di professare in libertà la propria fede e di custodire senza timore la tua legge. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

 LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA                                  Gen. 2,18-25

La creazione della coppia.

Lettura del libro della Genesi.

In quei giorni. Il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda». Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo. Allora l’uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne. La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata tolta». Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne. Ora tutti e due erano nudi, l’uomo e sua moglie, e non provavano vergogna.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

SALMO                                                      Sal 8

Mirabile è il tuo nome, Signore, su tutta la terra.

O Signore, Signore nostro, quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!

Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza, con la bocca di bambini e di lattanti: per ridurre al silenzio nemici e ribelli. R.
Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissato, che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi, il figlio dell’uomo, perché te ne curi? R.

Davvero l’hai fatto poco meno di un dio, di gloria e di onore lo hai coronato. Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi:

tutte le greggi e gli armenti e anche le bestie della campagna. R.

EPISTOLA                                  Ef 5, 21-33

Amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa.

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.

Fratelli, nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto.

E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso. Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo. Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne. Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! Così anche voi: ciascuno da parte sua ami la propria moglie come se stesso, e la moglie sia rispettosa verso il marito.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO                 Mt 19, 6b

Alleluia.

L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto.

Alleluia.

VANGELO

L’indissolubilità del matrimonio.

Lettura del Vangelo secondo Marco.

Gloria a te, o Signore

 

In quel tempo. Partito di là, il Signore Gesù venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare. Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

 

DOPO IL VANGELO           Cfr  Es 32, 12-13

Signore, cessi la tua ira; sii clemente verso le colpe del tuo popolo,

come giurasti su te stesso, o Dio.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, nell’amore tra l’uomo e la donne, Dio rende visibile e operante il suo disegno di salvezza: riconoscenti per questo suo dono, presentiamo a lui i desiderio e le speranze che abbiamo nel cuore.

Ascoltaci, Signore.

 Per la Chiesa, perché, anche di fronte alle incomprensioni del mondo, continui la propria missione a servizio della famiglia e della vita: preghiamo. R.

Per quanti hanno responsabilità istituzionali e di governo, perché riconoscano il ruolo della famiglia fondata sul matrimonio nell’edificazione della società: preghiamo. R.

Per le famiglie, perché sappiano attuare nella vita di ogni giorno la gioia del dono senza riserve, che nasce dal vero amore: preghiamo. R.

 

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Verso le tue creature, o Dio, tu preferisci la misericordia allo sdegno; vedi quanto siamo deboli e incerti e fa’ prevalere sulla nostra povertà la luce e la forza della tua grazia. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

 

SUI DONI

Ci vengono dalla tua generosità, o Padre, I doni che ora ti offriamo; accoglili con bontà e trasformali nei tuoi santi misteri perché sostengano la nostra quotidiana esistenza e ci conducano alla felicità eterna. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, esaltarti sempre, qui e in ogni luogo, Dio onnipotente e santo.

Da te riceviamo l’esistenza, la forza di agire e la grazia di vivere, e così tu dimostri ogni giorno il tuo amore di padre. Già in questa fuggevole vita ci assicuri e ci anticipi il possesso della ricchezza eterna e, donandoci le primizie dello Spirito che ha risuscitato dai morti Cristo Signore, ci serbi nella viva speranza di partecipare alla gloria senza fine.

Gioiosi per questa certezza, uniti al canto perenne degli angeli, ti eleviamo l’inno di riconoscimento e di lode:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE       Sal 9, 2b-3

Annunzierò, o Dio, le tue gesta mirabili, gioisco in te ed esulto,

canto inni al tuo nome, o Altissimo.

 

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

 

ALLA COMUNIONE

Scorre la vita e i nostri giorni volgono alla fine. Fin che c’è dato tempo leviamoci a dar lode a Cristo Signore. Teniamo accese le lampade perché il Giudice dell’universo sta per giudicare tutte le genti.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

Abbiamo ricevuto, o Padre, i doni del sacro mistero; la celebrazione che il tuo Figlio ci ha comandato di compiere in sua memoria sia efficace soccorso alla nostra debolezza e ci conservi nella comunione con lui, che vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito.

Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo.

Amen.